Incontri, destino e sentimenti.

Capita, a volte, passando lungo una strada, che un profumo o un volto o un semplice mattone (un dettaglio, insomma) ci riporti alla memoria qualcosa. E si ha la sensazione di rivivere un momento passato, già vissuto.

Esistono momenti, nella vita, dove persone nuove incrociano il nostro destino e abbiamo l’impressione di conoscerle da sempre. Incontri veloci, fugaci, che hanno il sapore dell’eterno e sono destinati ad essere ricordati per sempre.

Poche parole, il proprio sguardo perso in quello dell’altro e la sensazione di essere isolati dal resto del mondo, come se non esistesse nient’altro che il suono di quella voce e la luce viva di quegli occhi.

Come se la vita stessa fosse racchiusa in quella persona.

Un’anima simile alla nostra che nemmeno ha bisogno di dichiararsi tale: lo è e la riconosciamo.

E quando, per umane concezioni e struttura del reale, esce dalla nostra vita, l’accompagniamo con lo sguardo e, con stupore, ci accorgiamo di provare dispiacere per quel distacco che, per quanto ovvio, ci reca, da subito, una strana e immediata nostalgia.

E sappiamo che quella persona non la rivedremo mai più.

Magari, in un secondo momento, la ricordiamo e ci pensiamo e ci manca quella sensazione di isolamento. Ridiamo di noi stessi e della nostra sensibilità al sentimento umano legato alla bellezza di quell’incontro e, inaspettatamente, ci rendiamo conto di ricordare, anche a distanza di tempo, ogni dettaglio di quel momento, ogni movimento di quella persona e ogni sua parola.

Non possiamo fare a meno che chiederci il perché ciò accada.

Per un attimo, pensiamo che il mondo sia piccolo e chissà, magari, un giorno la rivedremo.

Chissà, se inconsciamente, la cerchiamo negli altri, trovandone anche alcuni aspetti.

E così, come camminando lungo la via un mattone ci riporta a un ricordo, allo stesso modo, parole e vivacità di altre persone ci ricordano altre.

Dov’è il filo rosso? Abbiamo trovato un’altra anima simile a quella, simile a noi?

Quante possibilità ci sono di fare un incontro simile? E perché il destino fa incrociare due anime simili per dividerle in pochi minuti?

E se le anime simili, fossero invece destinate ad incontrarsi di nuovo, malgrado distanze di tempo e di spazio.? Vi è spazio, nella vita, per nutrire speranza di ciò, considerato che la vita stessa , quella vera, è fatta di sentimenti che scavano nel profondo?

Certo, il buon senso e la razionalità, portano a non trarre conclusioni impossibili,ma la mente umana non può fare della ragione la sua prigione, privandosi di ciò che riconosce come bello, raro, forse unico, solo perché per logica “non può essere”.

Certo che noi umani siamo davvero strani.....un gatto non si metterebbe affatfo a fare certi ragionamenti....

I gatti sono tutta saggezza.....