Arturo Zardini è un compositore italiano, vissuto tra la fine dell'800 e l'inizio del '900.
E' lo straordinario autore di Stelutis Alpinis (celeberrima la versione di De Gregori).
In molti lo conoscete già, ma quello che forse non sapete è che su Wiki, ora, ci sono tutte le sue opere, tradotte dal friulano.
Ve ne propongo una
Autùn
Van i ucei e abandònin
la lor cjase, il lor sît;
e cjantant lor si slontanin,
pâr che disin: Mandi, nît,
2Mandi, nó 'nin vie,
nó anìn tal biel pais
e che Italie duc' la clàmin
e dal mont je 'l Paradîs
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Van gli uccelli e abbandonano
la loro casa, il loro sito;
e cantando loro si allontanano,
pare che dicano: Addio nido,
2Addio, noi andiamo via,
andiamo nel bel paese
e che Italia tutti chiamano
e del mondo è il paradiso.
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Sono opere di una delicatezza incantevole, parole come nel caso riportato, che rimandano a pensieri carichi di sentimento verso l'italia, attraversata in autunno da stormi di uccelli in fuga dal gelo del nord, che godono del suo calore. Calore che Zardini sentiva anche in fondo al suo cuore.
Vi ricordo anche la bellissima Stelutis Alpinis Stelutis Alpinis & Edelweiss e Serenade
(Dedicato a suo nipote Giuliano, che in questi giorni si è ricordato di me e mi ha segnalato il suo prezioso lavoro su Wiki....ricordandomi anche che....avevo un blog!)